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Le piccole libertà di Lorenza Gentile – Recensione completa e opinioni

Piccole libertà di Lorenza Gentile è uno di quei libri ti scelgono, non il contrario.
Lo avevo adocchiato alla Feltrinelli di Pescara, in quell’isoletta di libri scontati dove ogni tanto ti capita tra le mani qualcosa di prezioso. La copertina? Colorata, luminosa, con una ragazza in abito stampato di fenicotteri rosa davanti a una libreria parigina. Già solo per quel vestito sarei voluta entrare nel libro e rubarglielo.
Ma a conquistarmi è stata la lettura. Graduale, lenta, intensa.
E senza che me ne accorgessi, Piccole libertà è entrato nella lista dei miei libri preferiti.

Copertina del libro Il Club dei Delitti del Giovedì di Richard Osman, un giallo brillante e ironico ambientato in un residence per anziani detective.

📖 Titolo: Piccole libertà
Autore: Lorenza Gentile
🏠 Casa editrice: Feltrinelli
📅 Anno di pubblicazione: 2021
📑 Numero di pagine: 288
🎭 Genere: Narrativa contemporanea
🎯 Adatto a: chi si sente in bilico tra ciò che è e ciò che gli altri si aspettano

Trama (senza spoiler!)

Oliva ha trent’anni, una vita che sembra a posto sulla carta ma che in realtà le sta stretta da morire.
Ha sempre seguito la strada tracciata dagli altri: studi “giusti”, lavoro sottopagato, fidanzato perbene, progetto di matrimonio. Ma sotto quella facciata perfetta c’è un malessere che monta piano: insonnia, diete forzate, ansia da prestazione e quella sensazione costante di non vivere davvero.
Tutto cambia quando viene invitata dalla zia (un personaggio deliziosamente fuori dagli schemi) a raggiungerla a Parigi. E anche se inizialmente la zia non si fa trovare, quella parentesi parigina si trasforma in un viaggio dentro sé stessa, in cui le piccole libertà quotidiane diventano atti di rivoluzione personale.

Cosa mi è piaciuto

Il cuore di questo libro è il percorso interiore di Oliva.
Una trentenne intrappolata in una vita che non le somiglia, fatta di scelte “giuste” ma mai davvero sentite: studi approvati dalla famiglia, un lavoro sottopagato che le sta stretto, un fidanzato perfetto sulla carta, un matrimonio in vista.

Eppure, Oliva è infelice, insonne, spenta, sotto il peso delle aspettative che gli altri – genitori, fidanzato, società – hanno proiettato su di lei. E nessuno, in tutto questo, si è mai fermato a chiederle come stesse davvero. Cosa provasse ogni mattina quando si svegliava in un paesino di provincia, correndo a lavoro con l’ansia di dimostrare qualcosa a tutti. Cosa sentisse mentre nascondeva i suoi snack preferiti, come se il piacere dovesse restare un segreto.
Quanto pesasse quella distanza emotiva col padre, o il silenzio pieno di aspettative che si portava addosso ogni giorno.

Poi arriva la zia Vivienne, e con lei il punto di rottura. Il simbolo della libertà, la scintilla che accende il cambiamento. Ed è attraverso di lei, e la parentesi parigina nella libreria Shakespeare and Company, che Oliva smette di sonnecchiare nella sua esistenza “a norma” e inizia a vivere davvero.
Ecco la magia del libro: le piccole cose – l’amicizia improvvisa, la bellezza dell’imprevisto, l’abbandono delle regole – diventano rivoluzionarie.

E la scrittura? Scorrevole, sincera, mai artificiosa.
Parigi è descritta con tale delicatezza e familiarità che sembra di esserci stati davvero. Chi conosce quella città riconoscerà ogni dettaglio, chi non la conosce finirà per desiderarla.

Cosa non mi è piaciuto

A voler essere pignoli, avrei voluto un approfondimento in più sul rapporto con Bernardo, il fidanzato. Mi sarebbe piaciuto capire meglio le dinamiche psicologiche dietro quella relazione che ha reso Oliva così insofferente. Ma, non essendo un romance, ci sta che resti più sullo sfondo.
Per il resto? Nulla da dire.

Letto, amato, custodito.

Estratti che ho amato

“…molti di noi vivono vite che non sono la loro. Cerchiamo di essere la versione perfetta di noi stessi. In questo caso, il nostro destino quale potrà mai essere, se non quello di qualun altro?”

“E quindi hai mollato,” dice.
“Sarebbe stupido ostinarsi.”
“Non lo so. Fino a che punto e stupido orsinarsi?”.
Rimaniamo in silenzio. Già, fino a che punto?

“Hai il diritto di tradire le aspettative,” ha detto Jodorowsky a una donna prima di me. “Le aspettative appartengono agli altri, non a te. Sei libera di essere ciò che credi. Devi smettere di fare quello che gli altri credono giusto per te, o addirittura quello che tu credi che loro credano giusto per te, se ti fa stare male. Solo tu puoi sapere per cosa sei fatta, e una volta che l’hai scoperto dovrai insegnarglielo”

Conclusioni

Come faccio a non consigliarlo?
Piccole libertà è il libro perfetto per chi si trova in un momento di transizione, in bilico tra quello che ha sempre voluto essere e quello che ha sempre creduto di dover essere.
È una storia che ti accompagna, ti consola, ti fa riflettere, e ti ricorda che i confini tra giusto e sbagliato non sono sempre così netti.
A volte, l’unica cosa veramente giusta è scegliere te stessa.

Potete acquistare il libro in tutte le librerie e su Amazon

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